Cima La Rossa (2319 m.)
Escursione bellissima che offre ampi panorami sulle montagne delle Valli di Lanzo. La zona del Lago di Monastero, con il corollario di panoramicissime cime, è conosciuta e sfruttata per la pastorizia fin dal XIII° secolo, l'Alpe di Coassolo è citata in documenti risalenti a quei secoli.
Accesso: Salita:
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Sulla destra del piazzale imboccare una carrareccia (cartelli indicatori in legno per il Lago di Monastero) che sale verso Case Colombero. Alla prima curva lasciare la stradina e proseguire diritto infilandosi tra le case che velocemente si superano (bolli giallo-rossi con indicazione 3R). Oltrepassate alcune isolate costruzioni si perviene ad un evidente bivio dove si abbandona la traccia pianeggiante per salire a destra. La marcia, mai faticosa, si sviluppa tra bei boschi di betulle oltrepassando un paio di pietraie, un vecchio alpeggio ed un piccolo ripetitore. Si avvista successivamente il pendio erboso che ospita S. Giacomo di Moia ed in breve viene raggiunta la stradina sterrata che va seguita verso destra, in salita. |
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Da qui in pochi minuti si raggiunge il Colle di S. Giacomo con ottimo panorama. | L'Alpe Santa Barbara |
Salire a destra (indicazioni) raggiungendo e superando sulla sinistra l'Alpe di S. Barbara con vicino un pilone votivo, proseguendo il sentiero diviene meno ripido e si costeggia un boschetto di rade betulle.Oltrepassato un vecchio alpeggio e dei ripetitori si arriva al piazzale del Passo della Forchetta (1666 metri). Proseguire in leggera salita lungo la strada che corre vicino alla cresta che divide la Valle del Tesso dalla Val Grande, volendo si potrà seguire la strada fino al lago. |
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Superati alcuni alpeggi si arriva all'Alpe Prati della Fontana, ristrutturata piuttosto brutalmente con abbondante uso di cemento, dove si trova dell'acqua e, poco lontano, un pilone votivo da dove si ha un bel colpo d'occhio sulla zona di Menulla. Un tornante porta la strada definitivamente sul versante della Val Grande: in questo tratto si vede, a valle della strada, il paesino di Vrù. Nei sottostanti valloncelli si trovano delle cave di talco sfruttate fino a qualche decina di anni fa. La carrozzabile prosegue quasi pianeggiante per poi affrontare alcuni tornanti più ripidi che possono essere evitati seguendo un sentierino (bolli giallo rossi) che ritorna sulla strada poco prima dell'Alpe di Monastero (1970 metri), grosso alpeggio ora ristrutturato già citato in documenti del XIII secolo, come del resto la vicina Alpe di Coassolo (2032 metri). | |
Il Colle della Gavietta nella nebbia | Superate le costruzioni, ancora poche decine di metri e si arriva al Lago di Monastero posto in una verdeggiante conca che invita ad una sosta ristoratrice e dominato dalla mole della Punta Gias Vej. |
Continuare sulla strada sterrata fino a raggiungere l'Alpe di Coassolo (10 minuti dal lago). A questo punto sono possibili due diverse soluzioni; si può risalire per tracce di sentiero il pendio erboso posto alle spalle dell'Alpe e raggiungere la vetta o, soluzione leggermente più lunga ma certamente più interessante, compiere un piccolo percorso ad anello. In questo caso, dall'Alpe, seguire la strada sterrata sulla destra, in leggera salita sino a raggiungere un bivio. Lasciare la strada principale e prendere a sinistra sino a raggiungere il Colle di Perascritta (20 minuti dall'Alpe). Dal colle seguire la cresta a sinistra e, con diversi saliscendi, in altri 20 minuti si raggiunge la cima. Continuare scendendo la ripida cresta erbosa che in 15 minuti porta al Colle della Gavietta. Da questo valico, che si trova sulla cresta spartiacque tra la Punta Marsè e La Rossa ed è costituito da due insellature separate da un insignificante rilievo, passa l'antico sentiero che congiungeva la Val Grande di Lanzo con la Valle dell'Orco. Dal colle prendere a sinistra un sentiero che costeggia le pendici de La Rossa ed in poco si raggiunge la sterrata che ci riporta all'Alpe di Coassolo. Discesa: Per l'itinerario di salita. |
Pubblicato in
Valli Tesso e Malone
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